Le vene quando si ammalano diventano più grosse e più visibili soprattutto nella posizione eretta e quando si evidenziano ben rilevate, come serpentelli sulla gamba, si parla di varici; se invece sono di piccolo calibro si parla di microvarici o capillari.

Il trattamento di elezione è la scleroterapia, una pratica che consiste nella iniezione di piccole quantità di prodotti, diversi in base alla tipologia delle varici ed alle preferenze del medico, rivolti a produrre un processo infiammatorio, mediante il quale si ottiene una progressiva riduzione di calibro del capillare. Richiede, come premesse, conoscenze approfondite di emodinamica, un accurata visita clinica e una padronanza dei prodotti utilizzati. Ad essa può essere associata una terapia compressiva mediante calza elastica o bendaggio.

Se la cura è efficace si ha una riduzione del ristagno di sangue e quindi una riduzione delle dimensioni della vena ammalata (grande o piccola che sia) e solo come conseguenza un risultato estetico: la vena rimpiccolita si nota meno o per niente.

Inoltre ricordo che la insufficienza venosa è una malattia cronica e come tante sue simili dal diabete alla gastrite, dalla ipertensione alle malattie del cuore, dalla carie dentale all’artrosi, la cura non sarà una volta per sempre, controlli periodici garantiranno il benessere duraturo. Alla visita saranno stabilite un certo numero di sedute ed una specifica cadenza in base alle necessità individuali.